Imprenditrice di una grande struttura, cosa vuol dire oggi essere una donna in carriera?
Fare l’imprenditrice di una grande struttura consiste in un lavoro di alta complessità senza soste. Serve un grande impegno e un costante aggiornamento professionale che, ovviamente, il mio ruolo richiede in ragione delle mutevoli esigenze del settore sanitario. Il tutto al fine di individuare le migliori strategie aziendali che garantiscano di poter continuare a essere un’Azienda all’avanguardia capace di assicurare lavoro a oltre 500 famiglie. È un grande orgoglio avere l’opportunità di proseguire su questa strada, impegnando tutta me stessa nella gestione di questo grande team, sinonimo per me di “grande famiglia”.
Madre e lavoratrice, come ha conciliato negli anni questi due ruoli?
Spesso avere figli è considerato, nel mondo del lavoro, quasi un “handicap”, un rallentamento per la carriera. Personalmente sono fiera di avere tre figli meravigliosi, l’essere madre e moglie non mi ha mai fermata. Anzi l’amore per la mia famiglia è stato il “carburante” che mi ha permesso in tutti questi anni, con caparbietà e sacrifici, di non rinunciare mai alle mie aspirazioni professionali, così da poter raggiungere sempre gli obiettivi che mi sono prefissata. Ci tengo a ringraziare tutta la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e ha creduto in me come donna, madre e moglie.
Donne e mondo del lavoro: quanto è importante, proprio nell’ambito sanitario/ospedaliero, la figura femminile?
Sono convinta che la donna abbia una grande creatività e che siano radicate in lei importanti capacità di genere, una forte sensibilità che le permette di comprendere quanto sia davvero importante per il “paziente” recuperare non solo il proprio stato di salute ma altresì la propria integrità psicologica, al fine di tendere al suo completo reinserimento nella società. La mia Azienda vanta, nel proprio organico, un elevato numero di donne, che ricoprono anche posizioni apicali e assicurano i migliori risultati richiesti da un lavoro così difficile, quale la cura della persona. Sono sicura che il futuro vedrà le donne imporsi con le proprie attitudini professionali e morali fino ad assumere un giusto ruolo da protagoniste.
Guardando al passato: quale conquista femminile ha apprezzato di più?
Certamente il riconoscimento del diritto al voto e la parità retributiva. La donna, considerata in passato geneticamente inferiore all’uomo, era relegata al ruolo di procreatrice: prima del matrimonio era sotto la tutela del padre, dopo, sotto quella del marito, e sul lavoro la retribuzione era circa la metà di quella maschile. Ritengo che la donna abbia raggiunto il ruolo che attualmente riveste nella società con così tante battaglie, rinunce personali e sacrifici che non ci debbano essere prerogative di cui si possa oggi discriminare.
Quale invece, secondo Lei, dobbiamo ancora raggiungere?
Purtroppo abbiamo ancora una rappresentanza femminile tra il 20 ed il 30 % nelle fila dei dirigenti d’impresa e in politica, ma presto anche “il soffitto di cristallo” sarà rimosso definitivamente. Penso che ci sia ancora molto da lavorare affinché la donna si affranchi completamente dai pregiudizi storici e quindi si possa effettivamente parlare di vera e propria parità tra uomo e donna pur nelle loro evidenti e complementari connotazioni di genere.
Se potesse cenare con una donna del passato, quale sceglierebbe?
Sarebbe stato un grande onore cenare in compagnia di Rita Levi-Montalcini, la più grande scienziata italiana, che ha basato tutta la sua vita sulla ricerca impegnandosi sempre al massimo per il raggiungimento dei propri obiettivi, proprio quello, che mi prefiggo quotidianamente di perseguire. Oppure, tra le altre donne importanti del XX secolo vorrei considerare Madre Teresa di Calcutta, che con il suo coraggio e la sua voce ha promosso il rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona dedicando tutta la sua vita ai malati ed ai derelitti più poveri dell’India.
Invece tra quelle del presente?
Fabiola Gianotti, che dal 1° gennaio 2016 sarà la prima donna ad assumere il ruolo di direttore generale del CERN di Ginevra, il più importante centro di fisica delle particelle del mondo. Nonostante gli innumerevoli riconoscimenti e i premi guadagnati nel corso di una a dir poco brillante carriera, è una donna che ha conciliato le proprie passioni ottenendo sempre risultati eccellenti. Con la sua determinazione, energia inesauribile e una cultura vastissima, il tutto accompagnato da intelligenza e gentilezza, rappresenta un esempio per tutte le donne.
Salutiamoci con il suo augurio a tutte le donne.
Colgo l’occasione per augurare a tutte le donne di continuare a crescere nei loro molteplici ruoli senza mai dimenticare la loro natura “femminile” da cui possono attingere per valorizzare la loro “differenza” di genere, che rappresenta un patrimonio imprescindibile per il lavoro e le famiglie.
Auguri care donne, insieme possiamo ottenere ogni soddisfazione e obiettivo!
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Consegna alcuni gadget Nomentana Hospital durante la seconda giornata della prevenzione per il mondo della scuola il 25 ottobre 2014 |
“Il Nomentana Hospital rivolge particolare attenzione alla Prevenzione, soprattutto dei giovani, attivato un canale di comunicazione continuo con le Istituzioni scolastiche e con le più importanti società sportive presenti sul nostro territorio”.
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In compagnia della Dott.ssa Sensi e del presidente della Roma Calcio Femminile |
“Vogliamo che la nostra Casa di Cura continui a essere il punto di riferimento sanitario sul territorio, migliorando e ampliando i servizi offerti, sempre più mirati alle esigenze crescenti della nostra utenza”.
Rara Piol